Il commissario dell'Asl unica di Salerno Francesco De Simone, ha ormai definito come cambierà la sanità nella provincia. Tante le limitazioni che vedranno molti comuni privati di ogni punto di assistenza. Un primo intervento riguarderà il 118. Le centrali operative resteranno infatti due: una a Salerno e una a Vallo della Lucania. Il colpo più duro però, viene inferto ai pronto soccorso. Rimarranno in sei, o meglio cinque poiché uno, l'Ospedale della Valle del Sele, resta per ora soltanto un progetto. Gli altri saranno Nocera, Sarno, Vallo della Lucania, Polla e Sapri. Da definire quale sarà la destinazione futura dei nosocomi di Roccadaspide, Battipaglia, Eboli, Oliveto Citra che confluiranno in un ospedale unico.Per ora, in attesa della sua realizzazione, verranno disposte postazioni Psaut di primo soccorso negli ospedali sopra citati e nei comuni di Mercato San Severino, Capaccio, Agropoli (il cui presidio ospedaliero verrà tramutato in hospice), Scafati e Cava (che manterrà presso il proprio ospedale alcuni reparti). Punti Saut (punti di primo soccorso privi di posti letto) a Battipaglia, Sarno, Angri, Nocera Inferiore e Superiore, Baronissi, Giffoni Valle Piana, Pontecagnano, Campagna, Buccino, Serre e vari comuni del Cilento e della Costiera Amalfitana.
Nel Cilento, Omignano, Marina di Camerota, Sala Consilina e Caselle in Pittari, potranno contare solo su un'ambulanza con a bordo un infermiere e un soccorritore (ma nessun medico per le urgenze).
Insomma, un piano, quello disposto dal commissario De Simone, che lascia molte perplessità e che prevede tanti, probabilmente troppi, ridimensionamenti destinati a creare nuove polemiche.